Radon negli edifici
Il valore medio lombardo (uno dei più alti
in Italia) di concentrazione di radon negli edifici, stimato durante
la campagna nazionale effettuata all’inizio degli anni ’90, è di
117 Bq m-3: una persona esposta 24 ore su 24 a questa concentrazione riceve una
dose annua da radon di 2.34 mSv, ossia raddoppia la dose rispetto
al solo fondo naturale.
Il valore medio nazionale stimato in quella campagna era di
77 Bq m-3: tenendo presente che in Italia si registrano
circa 31.000 casi ogni anno di morte per tumore polmonare, questo
risultato ha permesso di stimare che i casi attribuibili al radon
negli edifici in Italia, costituenti dal 5 al 20% del totale, variano
da 1500 a 6000 ogni anno (è necessario sottolineare che questi numeri
sono riferiti al radon indoor: infatti all’esterno la concentrazione
a livello del suolo varia da qualche unità a poche decine
di Bq m-3).
In linea di principio, questi 1500-6000 casi sono casi evitabili,
o almeno suscettibili di una sostanziale riduzione.
Come può entrare il radon in un edificio?
Il valore medio regionale che viene fornito in forma ufficiale non
va inteso come un dato che accomuna tutti gli edifici di una data
zona o regione o anche comune.
In realtà la modalità con cui il radon entra in un
edificio e viene in contatto con le persone varia moltissimo da caso
a caso.
I passaggi fondamentali sono due:
- il radon viene emesso dalle rocce e dal suolo (emanazione) in una quantità che dipende dal tipo di minerali contenuti, se rocce compatte o fratturate, se argilla, se in piano o in pendio, e può penetrare, attraverso fessure o giunti, nei locali sotterranei o comunque a contatto col suolo;
- da qui, attraverso porte, scale interne, fori passanti per tubature e cavi, fessurazioni di solette e pavimenti, può migrare ai piani superiori, anche se, dato che si tratta di un gas pesante, troveremo generalmente una concentrazione che decresce man mano che si sale.
Ambienti a rischio radon: locali sotterranei e i piani bassi
Pertanto gli ambienti a rischio di
accumulo di radon sono i locali sotterranei e i piani bassi degli
edifici.
L'emanazione del radon e la sua risalita all'interno dell'edificio sono favorite
dalla differenza di temperatura tra suolo e ambienti sovrastanti, si troveranno concentrazioni tendenzialmente maggiori in inverno che in estate,
di notte (verso mattino) che di giorno.
L'altro fattore favorente è la differenza di pressione fra interno ed esterno
(di solito gli edifici sono in depressione rispetto all'esterno e
ciò favorisce l'ingresso di aria esterna). E' comunque importante
sottolineare il fatto che ogni edificio, anzi, ogni ambiente costituisce
un caso a sé e ci può essere grandissima variabilità anche
fra edifici adiacenti della stessa tipologia, es. villette a schiera.